sabato 5 gennaio 2013

Libri di testo digitali

Quando si parla di adozione di libri di testo digitali bisogna prendere in considerazione molti aspetti.

Innanzitutto, è bene sapere che il PC non è l'unico strumento per questi libri e forse non è nemmeno il più adatto. Esistono i tablet e i chromebook, ad esempio. Chiamiamoli in questo articolo DDE: Dispositivi Didattici Eletttronici.
Per sapere  cos'è un Chromebook e i suoi possibili vantaggi e svantaggi, è utile leggere la seguente recensione:
http://docenti20.blogspot.it/2013/01/cose-un-chromebook.html

Brevissimamente:
un chromebook è una specie di netbook con schermo e tastiera un po' più grandi, si accende in massimo 8 secondi, ha una grande autonomia elettrica, si collega in rete tramite wireless, 3G o Tethering; consiste in una specie di mega-browser: fa tutto e solo quello che si può fare col web (più qualche variante). ma soprattutto: è gestito in modo centralizzato da un server dal quale si possono abilitare o meno determinati siti e applicazioni web.

E ora passiamo ai libri di testo. Innanzitutto una questione centrale:

Cos'è nella sua essenza un libro di testo scolastico?

Volendo anche escludere la carta, ritengo che un libro di testo debba imprescindibilmente offrire le seguenti caratteristiche:

  1. Il libro di testo deve permettere allo studente di fare solo quello per cui è stato pensato, consentendo un facile controllo dagli adulti, ovvero genitori e docenti. No distrazioni, no social networking, no gaming, no messaggistica: tutti strumenti utili per una persona quando è adulta e si presume che sappia dedicare il tempo giusto alle cose (...).
    Questa però non è l'unica opinione tra i docenti. Alcuni ritengono, non senza ragione, che oramai le attuali generazioni vivano comunque in un costante flusso di messaggistica al quale sia impossibile imporre degli argini: piuttosto, fare uso di queste tecnologie a scuola potrebbe stimolare i ragazzi ad un utilizzo non soltanto ludico e dispersivo. Tuttavia, è anche esperienza di molti docenti che quando ad un ragazzo che va male a scuola viene staccata la spina della play/wii/xbox/pc, in breve tempo inizia a non andare più così male... E' la classica questione della mente da formare o della scuola che usa linguaggi nuovi...
  2. Il libro di testo deve essere consultabile rapidamente e con affidabilità:
    non devo attendere troppi minuti per aprirlo, aggiornare il software, nè reinstallare il sistema operativo... 
  3. Il libro di testo deve essere trasportabile: da casa-scuola, e consultabile durante alcuni tragitti; 
  4. Infine deve essere utilizzabile in gruppo, ovvero in classe.
    I libri cartacei non dipendono dalla rete elettrica, quelli digitali sì: in classe dovranno esserci molte prese elettriche.
Ora però tutto questo lo fanno anche i libri cartacei. 

Cosa deve dare in più un libro digitale ad uno studente?

  1. essere più leggero di 5 libri assieme, o quattro libri ed un vocabolario.
  2. avere affiancati più strumenti, come ad esempio i vocabolari, un software matematico, ....
  3. soprattutto, aggiungere spiegazioni multimediali a quella testuale, e in particolare:
    audio;
    video;
    figure in movimento o progressive;
    interattività (mappe geografiche, immagini, grafici ....)
  4. su richiesta del docente, consentire l'approfondimento tramite banche dati in rete;
  5. facilitare l'inserimento di annotazioni sul testo e la loro gestione;
  6. altro (relativo specificamente al libro di testo)? si apprezzano commenti ...
Vi sono poi altre questioni collegate a questo tema, ma distinte dal libro di testo in sé:

Quali vantaggi ha un docente dal fatto che gli studenti abbiano un dispositivo didattico elettronico  (tablet, chromebook ...) in classe e a casa?

  1. previo accordo del collegio docenti, e secondo procedure concordate: consentire al docente di distribuire direttamente agli studenti del materiale online tramite posta elettronica o blog o dispense digitali, ed esigerne lo studio (...).
  2. raccogliere elaborati svolti al PC tramite email o moduli appositi: meno carta, maggiore portabilità per il docente, maggiore tracciabilità e feedback per lo studente (?);
  3. facilitare il lavoro a quattro mani su un documento elettronico;
  4. in classe: somministrare alcuni test online (software appositi) che semplifichino la correzione ed il feedback agli studenti (ed ai genitori ...);
  5. in classe: maggiore integrazione con la LIM (si può proiettare lo stesso contenuto che hanno gli studenti, ...);
  6. in classe: utilizzare applicazioni didattiche come integrazione o approfondimento della lezione, anche non comprese nel libro di testo (ma sono cose marginali: il tempo in classe è sempre molto poco per spiegare, ripetere, esigere, incoraggiare, valutare, recuperare e inoltre terminare il secondo giro di interrogazioni :-) ).
Infine un altro punto:

"Miti" e obiezioni classiche da smontare

  1. "Con la LIM la lezione diventa multimediale!". Macché! Il 90% delle lezioni di tipo scolastico, in cui un nuovo argomento viene spiegato a persone che ancora non lo conoscono, sarà sempre di tipo lineare, in cui i nuovi concetti vengono spiegati seguendo lo stesso percorso in cui gli studenti devono impararli ed esporli. Tutti siamo capaci di fare fantasmagorici approfondimenti multimediali davanti ad una platea di persone che sanno già di cosa stiamo parlando :-D .
    certo, il discorso è diverso però per le esercitazioni, il ripasso, il rinforzo, ecc ...
    Questa è però un'opinione, possono essercene di diverse ...
  2. "Libri digitali? Ah, nulla è come studiare sulla carta, dove le cose ti restano più impresse anche perché le associ alla loro collocazione nel testo".
    Certo, è così per noi che abbiamo imparato a studiare così.
    Ma bisognerebbe dimostrare che gli studenti leggono/studiano di più sulla carta che sul digitale, e questo studio ancora non c'è.
    D'altro canto, alcuni ritengono che nel digitale oggi i ragazzi ci sono dentro comunque e devono "uscirne" per studiare sulla carta...
    Avete mai consultato l'indice di un libro in formato ePub? O ne avete letto uno? Io dopo un paio mi sono innamorato di questa tecnologia ... e leggo pure di più perché non perdo tempo a cambiare e supporto e ritrovare il segno!!!
  3. "La vista su uno schermo digitale si affatica di più". Forse è vero che si affatica, ma sembra che non si danneggi. Certo, ritengo che sia molto arduo studiare per otto ore su un PC ... ma forse tre ore no... Ad esempio può creare dei problemi mettersi davanti ad uno schermo dopo aver mangiato. Servono precauzioni. Inoltre un dispositivo elettronico si surriscalda se non ben areato, un libro invece è sempre a temperatura ambiente, anche a letto ...
  4. "Costa meno del libro cartaceo" Questo non è del tutto esatto: è vero negli Stati Uniti, dove le edizioni "HardBack" dei testi scolastici costano cinque volte di più che in Italia. Là infatti vengono acquistati dalle scuole e passati di anno in anno esattamente per ... cinque anni! :-).
    In Italia il costo rispetto al libro cartaceo è inferiore di circa 5-7 euro: tuttavia se si conteggia il costo della corrente elettrica che si spenderà per studiarlo tutto ... andiamo almeno a pari.

Quali sono i requisiti tecnici che devono avere la classe e la casa di uno studente 2.0?

  • Deve venire fornito il DDE agli studenti, o anticipare a chi si iscrive che ne è previsto l'acquisto.
    No a classi "miste" con alunni cartacei e altri digitali;
  • va da sé che non può non esserci la LIM in classe se il docente utilizza un DDE.
  • in classe, deve esserci un numero sufficiente di prese elettriche;
  • per consentire l'uso di caselle di posta elettronica e gli strumenti di "social didactic" (cloud, ecc): serve la connessione in classe ed anche a casa (questa serve anche per un altro motivo, per i libri di testo di fatto, vd dopo)
  • per una piena didattica digitale (che viene sempre data per scontata quando si dice "libro digitale") , la scuola deve amministrare delle caselle di posta elettronica per gli studenti, poiché non si può passare per la mail del genitore (tempi lunghi): la legislazione è abbastanza severa infatti sulla comunicazione telematica tra docenti ed alunni minorenni. Inoltre la maggior parte delle caselle gratuite disponibili in rete richiede che l'utente sia maggiorenne per essere aperta: tecnicamente, un docente non può esigere che uno studente ne utilizzi una.
  • il collegio docenti deve approvare una "policy" di comunicazione con gli studenti, per evitare un uso distorto delle richieste per via telematica: ad esempio, i compiti vanno sempre comunicati prima in classe (alcuni dettagli semmai via email, se lunghi); le scadenze via email devono sempre essere superiori ad un cero numero di giorni. Si può esigere che uno studente controlli la posta non più di due volte a settimana (o di più?), ecc...
  • il docente in classe deve poter abilitare o disabilitare alcuni servizi di rete con facilità per la classe: ad esempio in certi momenti deve poter bloccare la messaggistica, in altri deve poterla sboccare. Lo stesso per la navigazione in rete eccetera ... So che Google sta lavorando a questa applicazione, da affiancare ai Chromebook.
Ecco infine un'ultima questione fondamentale:

Ma serve la connessione ad internet per consultare un libro di testo digitale?

La risposta è di fatto sì, attualmente, anche se dipenderebbe dalla scelta fatta dalla casa editrice e dal supporto (DDE) utilizzato. 
Attualmente gli esempi a me noti sono due: Zanichelli da una parte e Scuolabook dall'altra.
Va chiarito che questo mondo è in continua evoluzione e va costantemente monitorato: questo è di fatto un limite perché l'adozione di un libro impegna la scuola verso una certa modalità ed una certa infrastruttura, ma se questa cambia è di fatto come se cambiasse il libro di testo e il docente/classe/scuola potrebbero esserne spiazzati.

Zanichelli

Questa casa editrice ha avviato una piattaforma propria che prevede che il libro di testo:
  1. risiede in un Cloud: questo richiede allora sempre la connessione per essere consultato;
  2. è consultabile tramite un semplice web browser: questo lo rende accessibile con semplicità anche da Chromebook dove, come è noto, non si possono installare software, ma solo "webapps" presenti su Chrome Web Store e che non richiedano java plugin.
  3. formato di testo scorrevole (HTML 5) ed agevole.
Conseguenze e altre caratteristiche: 
:-( la consultazione dipende dalla velocità di connessione; 
:-) il testo è scorrevole e adatto alla consultazione online (cosa che non hanno invece i PDF, vd scuolabook)
:-) per il docente è possibile valutare copie saggio online

Scuolabook

Sotto questa piattaforma si riuniscono moltissime case editrici anche prestigiose (Pearson, ad esempio). La piattaforma scuolabook ha queste due caratteristiche:
  1. richiede l'installazione di un software specifico, gratuito: questo su chromebook non è possibile ad esempio, ma viene aggirato installando questo software su server remoto accessibile tramite web (tecnologia Citrix): richiede un impegno della scuola su questo e inoltre, naturalmente, impone  la connessione di rete per l'utilizzo del testo (peraltro comunque imprescindibile se si parla di Chromebook)
    Però su un portatile ad esempio, installando il software il libro è consultabile anche offline.
  2. Il formato digitale scelto da scuolabook è di tipo PDF: dunque il testo non è fluido, l'impaginazione è fissa e dunque non sempre la pagina viene visualizzata per intero sullo schermo. 
Limiti della piattaforma scuolabook
1) la scelta del formato (PDF invece di ePub): se da una parte questo consente la stessa numerazione di pagina per tutti (come nei libri cartacei), dall'altra questo rende a mio avviso la consultazione assai ostica e si perde tutto il beneficio del supporto digitale. E' noto infatti che il PDF è un formato nato per uniformare la stampa cartacea di un documento ("Portable" Document Format è finito per significare "Printable"). Inoltre il formato ePub 2.0 (quello con testo fluido) ha inserito metodi alternativi per avere una  numerazione progressiva e univoca dei contenuti, necessaria per la consultazione in gruppo o l'assegnazione di compiti a casa.
Ho interrogato direttamente il supporto tecnico di scuolabook su questo punto, e la risposta al 12 ottobre 2012 è stata la seguente:
- il formato dei nostri libri è un formato PDF protetto da DRM. Per leggerli è necessaria l'installazione della nostra applicazione Scuolabook Reader, scaricabile gratuitamente da www.scuolabook.it/applicazioni .
- al momento, l'unica possibilità per consultare i nostri ebook è con l'installazione della nostra applicazione.
 2) non è scontato che esistano copie saggio per valutare il testo come lo utilizzerebbero gli studenti:
Anche su questo punto ho interrogato il mio agente nonché lo stesso supporto scuolabook.
Risposta dal supporto scuolabook (ottobre 2012):
la distribuzione dei saggi in formato digitale ai docenti si appoggia alla stessa rete distributiva dei saggi cartacei. Per ottenere una copia saggio su Scuolabook è dunque necessario rivolgersi all'agente delle Case Editrici interessate.
Dall'agente della mia casa editrice (trattasi di Pearson e marchi associato come LINX, Bruno Mondadori, ...):
le segnalo che l'invio dell'edizione digitale da parte dell'editore diventa operativa solamente se l'adozione ufficiale è del libro digitale e non di quello cartaceo.
Per qualsiasi utilizzo lei è comunque in possesso dei Limbook dei 2 testi che sono utilizzabili in qualsiasi modalità (interattiva e di sola lettura) mentre il saggio digitale è limitato solo ed esclusivamente alla lettura (...)
Sebbene i contenuti siano in possesso del docente tramite il cd rom (LIMbook), mi stupisce che la casa editrice non colga che nella scelta di un libro di testo è indispensabile valutare  anche la facilità di utilizzo dello stesso da parte dello studente, e per farlo è dunque necessario poterlo provare nella modalità che dovranno utilizzare gli studenti, dunque non su CD Rom. 

Questo è quanto, finora. E' tutto da valutare.

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